Tragedia in cinque atti in versi, di Pierre Corneille,
rappresentata a Parigi nel 1636.
Il Cid Campeador (don Rodrigo Diaz de
Bivar) è un personaggio leggendario della storia di Spagna, morto nel
1099, dopo aver guerreggiato con strenuo eroismo al servizio del re di
Castiglia, contro i sovrani vicini e contro i Mori. Secondo la trama della
tragedia il vecchio don Diego, precettore dell'infante (figlio ed erede del re
Ferdinando I), viene schiaffeggiato dal conte don Gomez il quale, avendo
aspirato invano a tale incarico, è roso dalla gelosia e dall'odio contro
colui ch'egli considera un usurpatore. Don Diego, impossibilitato per la sua
tarda età a vendicare personalmente l'affronto subito, ne affida
l'incarico al figlio Rodrigo, il
C. Costui è fidanzato a Chimena,
figlia del conte don Gomez; deve perciò scegliere tra l'amore e l'onore.
Rodrigo preferisce la via dell'onore: si batte col conte e lo uccide. Chimena,
frenando gli impulsi del suo cuore, chiede al re la punizione dell'uccisore del
proprio padre, mentre don Diego giustifica e difende il figlio. Ma ecco che i
Mori stanno per giungere alla città, per sbarcarvi improvvisamente di
notte; Rodrigo accorre, a capo di poche migliaia di compagni, e respinge gli
assalitori. Le sue epiche gesta gli fanno ottenere il perdono del re e,
successivamente, attraverso un ingegnoso espediente del re stesso, quello di
Chimena, che acconsente a sposarlo. Corneille si ispirò a
Le gesta del
Cid di Guillén de Castro (1621), conducendo però l'azione in
modo più drammatico.